16/06/10

Ti racconto una serata:

William dice di sé: "sono un buon equilibrista ubriaco"
Da equilibrista esperto, ADRIANO ENGELBRECHT ha camminato sulle frasi in bilico, scegliendo ogni parola esatta su cui spostare il peso e bilanciarsi. Una lettura magica, solenne, ma anche spericolata, dove il respiro assegna alle parole un ritmo, un senso... e poi si sporge trattenendo il fiato per farne intravvedere altri possibili.
GIUSEPPE MARCHETTI ha sottolineato con sapienza l'innovazione e la coralità del testo. Il libro non si lascia facilmente definire, scorre tra narrazione, illustrazione, poesia... Niente si chiude, la storia e la scrittura sono aperte, come un caleidoscopio in cui si attraggono e combinano elementi semplici, che poi divergono e si ricompongono in figure nuove.
Due mondi e due generazioni si incrociano in un punto: sembra una fine, invece come una fenice si rigenera in un nuovo inizio, mostrando le infinite direzioni che un incontro può suscitare nel percorso di una vita. È un viaggio, che dal cuore di una stanza arriva fino all'altro capo dell'oceano, e forse un po' più in là...

un giorno bruceranno
parole sparate a bruciapelo
ma bisogna avere comprensione
per gli orfani privi di immaginario
muniti di scarso senso del reale
nemici del discorso serio
dall'alto di un grattacielo
un giorno bruceranno



opere in mostra: CLAUSTROSCONTRO (fino al 30 giugno)

VENERDì 11 GIUGNO – PARMA - LIBRERIA BATTEI:
ADRIANO ENGELBRECHT, poeta, musicista e attore, ha letto pagine e poesie da "UNA CANZONE PER CASTOR"
Hanno dialogato con gli autori:GIUSEPPE MARCHETTI, critico letterario, e ANTONIO BATTEI, editore.

3 commenti:

  1. GIUSEPPER MARCHETTI
    Nato nel 1934 nella Bassa modenese, ha studiato a Urbino e a Roma, dove è stato allievo di Ungaretti. Ha lavorato dapprima nell’insegnamento, quindi per trent’anni come bibliotecario alla Palatina. Critico letterario della Gazzetta di Parma, è stato chiamato da Montanelli a La Voce e ha collaborato con le più prestigiose riviste letterarie italiane: Nuova Antologia, Paragone, Nuovi Argomenti, Nuova Rivista Europea, Il Ponte, Letture e con quotidiani come Il Giorno. Ha pubblicato saggi su molti degli scrittori italiani del Novecento, in particolare sui poeti, ma si è dedicato anche alla letteratura russa moderna. Ha collaborato con il Dizionario Bompiani degli Autori, ha curato una ricca serie di presentazioni di scrittori parmigiani e l’edizione delle Lettere familiari del Magalotti (Classici SugarCo). Del 1978 il suo primo romanzo, La passivazione, ora rivisto per Diabasis con il titolo La noia fitta delle primavere. Per MUP (Monte Università Parma Editore) ha pubblicato il romanzo Una grande innocenza e un volume di saggi sulla narrativa italiana del Novecento, Cento libri per cento anni.

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  2. ADRIANO ENGELBRECHT è nato in Germania nel 1967 e vive a Parma.
    Poeta, attore, musicista, ha pubblicato Dittico Gotico per Cultura Duemila Editrice (1993), Lungo la vertebrata costa del cuore per I Quaderni del Battello Ebbro (2003), La piscina probatica per Fedelo's Editrice (2009). Conduce da vent’anni un articolato percorso di ricerca sul rapporto tra poesia e teatro. La sua produzione poetica è rappresentata in diversi teatri italiani, stranieri e nell’ambito di vari festival(tra cui ParmaPoesia, Ricercare a Reggio Emilia e Parole Migranti - Bolzano Poesia).
    Per Fedelo's è curatore della collana Formica Bianca.
    Tra i fondatori dell'Associazione Ermo Colle, di cui è direttore artistico, collabora alla realizzazione dell'omonimo Palio poetico-musicale.

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  3. Grazie di cuore a Giuseppe Marchetti e Adriano Engelbrecht, per aver dato voce al nostro lavoro con forza e con poesia.

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